Conosci l’archetipo di Ares? Ne hai mai sentito parlare?
Forse lo ricordi perché hai memorie scolastiche legate alla mitologia greca che lo definisce “dio della guerra” o il “distruttore” . In realtà questo archetipo ha tante sfumature e potenzialità da accogliere ed esprimere.
Averlo in equilibrio (e si spera anche trionfante) determina il successo e la riuscita di ogni singola idea, movimento, azione che si desidera intraprendere.
Un po’di mitologia greca
Ares, definito appunto dio della guerra e delle battaglie, nasce “ufficialmente” da Zeus-Era anche se in una versione di Ovidio, sembra che solo Era sia parte del concepimento di Ares.
I greci temevano questa divinità per essere troppo irrazionale, impulsivo e sempre pronto allo scontro e alla battaglia . Da un lato era espressione di valore fisico e mentale necessari per affrontare lotte e battaglie , ma dall’altro rappresentava anche una forza pericolosa e violenta da gestire.
Per alcuni aspetti ha elementi in comune con il dio romano Marte soprattutto in relazione all’ intensità delle azioni, all’ irruenza e allo spirito guerriero.
La simbologia di Ares
Ares non segue mai gli altri, è fedele a sé stesso, al proprio onore e a ciò in cui crede. È libero, indipendente, non accetta ordini dagli altri, prevaricazioni e gerarchie imposte.
Può essere paragonato alla forza del fuoco che divampa e crea reazioni accese, forti ed intense.
Ares ama il rischio e mette in campo la forza, l’energia, il dinamismo, il coraggio, la determinazione, l’impulsività, l’azione, la capacità di affrontare la realtà, l’aggressività, l’irruenza per raggiungere i propri traguardi , in maniera autonoma e solitaria.
Rappresenta la battaglia, rappresentando il guerriero valoroso e sprezzante del pericolo, in difesa della proprio onore e della propria vita e dei propri ideali.
La sua forza guerriera gli consente di affrontare le sfide esterne ed interne, di affrontare le paure e risolverle.
Il compito dell’archetipo Ares è di combattere per un tempo preciso alla fine del quale, previo raggiungimento dell’obiettivo, lasciare poi spazio ad un altro archetipo fintanto che non riterrà poi utile riprendere una nuova battaglia.
Archetipo olfattivo
Tra i vari oli essenziali che appartengono a questo archetipo, la scelta cade su due oli essenziali estremamente potenti che solitamente vengono utilizzati con leggerezza (continua la lettura e capirai il perchè!)
Olio essenziale di Timo (Thymus vulgaris)
Per conoscere meglio le caratteristiche e soprattutto gli 8 chemotipi ottenuti dalla distillazione della pianta di Thymus vulgaris, ti rimando all’articolo IL CORAGGIO DI TIMO
In psicoaromaterapia, l’olio essenziale parla di coraggio, di forza, di resistenza e di realizzazione.
Quelle qualità che porta appunto l’archetipo Ares . Il suo coraggio (la forza del cuore) è la sua principale qualità necessaria per manifestare ideali, pensieri, emozioni e tutto ciò per cui vale la pena battersi.
Da la spinta e il coraggio per agire con determinazione: il Timo accetta la propria paura e le proprie ombre.
Timo è autorealizzazione ed autoaffermazione.
Olio essenziale di origano (Origanum compactum)
Rappresenta il guerriero, colui che è focalizzato al raggiungimento di un obiettivo e non teme il fallimento. Quando si verifica l’insuccesso, la sconfitta o l’impossibilità di realizzare il proprio progetto, il guerriero si rialza, si allena e combatte per vincere e superare la sfida.
Affronta a cuore aperto le proprie paure, perché solo guardandole ed accettandole, le rende meno potenti. Combatte sempre per la propria gioia e felicità. È l’antidoto all’insoddisfazione e all’incapacità di lottare per la Vita.
Capisci quanto è potente e forte questo archetipo ?
Vale veramente la pena di farlo trionfare affinché tutto possa prendere corpo e forma!